Del terzo giorno a Lisbona ho ricordi molto vaghi e confusi.
Nonostante il giro previsto per l’ultimo giorno fosse
piuttosto tranquillo, le mie condizioni psico-fisiche lo hanno trasformato in
un tour de force. Ho superato la mattinata con una certa dignità – tranne per
quei dieci minuti in cui mi sono sdraiata sulla terrazza di una chiesa
implorando la mia amica di lasciarmi lì…oh e anche quando mi sono accovacciata
sulla tomba di un qualche re portoghese chiedendo la grazia, ma insomma…a parte
questi due momenti di debolezza, in cui il self-control è decisamente andato a
farsi benedire, la mattinata non è stata poi malissimo.
Poi abbiamo preso un autobus per andare verso la zona dell’Expo.
L’inizio della fine.
Il viaggio in autobus non lo ricordo, ma in qualche modo
siamo arrivate a destinazione.
Ho addocchiato un centro commerciale, sperando
che una zuppa calda mettesse a tacere il mio stomaco.
EH ANCHE NO.
Del pomeriggio ricordo le panchine del Mc Donald’s su cui mi
sono stravaccata a morire.
Ok, facciamo un passo indietro e torniamo ad inizio
giornata. Che per altro inizia benissimo, con me che in piena forma dimentico
la macchina fotografica in ostello. Alla grande.
Le foto di questo post sono quindi per gran parte gentilmente
concesse dalla mia compagna di viaggio, che contemporaneamente ha: pianificato
il tour, studiato mappe e indicato il percorso da seguire, assistito me
psicologicamente e documentato il tutto in modo eccellente. GRAZIE.
La mattinata è dedicata a Basilica de Estrela e omonimo
giardino, passeggiata fino al Parque Eduardo VII e Praça Marques de Pombal, per
concludere con stroll davanti alle vetrine di Avenida da Liberdade.
Basilica de Estrela |
La costruzione della Basilica de Estrela è stata voluta
dalla regina Maria I nel 1761 come ringraziamento a Dio per un erede maschio in
salute. Evidentemente la cosa non è stata ben recipita ai piani alti, perchè
Jose muore due anni prima che la basilica sia conclusa e la regina trascorre in
lutto il resto dei suoi giorni. Poraccia.
All’interno della basilica si trova un enorme presepe
composto da 500 figure in terracotta, realizzato dall’artista Machado de
Castro. La sciura che si trova nella stanzetta del presepe vale la visita –
nonostante l’età, parla fluentemente almeno tre lingue e spiega la storia del
presepe in dettaglio con una passione che fa davvero venire voglia di star li
ad ascoltarla. Brava.
Ci dirigiamo finalmente verso la Piazza del Marchese di
Pombal e il Parco Edoardo VII, che si trovano proprio dietro al nostro ostello,
ma per questioni logistiche sono stati rimandati fino all’ultimo.
Il Marchese di Pombal, che sta al centro della piazza, è il
politico che sta dietro alla ricostruzione di Lisbona in seguito al terremoto
del 1755. In una città rasa al suolo e indebolita, il marchese coglie al volo
l’occasione per farsi conoscere: stringe alleanze, si impegna in prima persona
per la ricostruzione della città, bandisce i Gesuiti dal Portogallo, da il via
ad importanti riforme economiche e politiche. Uno statista che agisce per puro
interesse personale ma che riesce a ricostruire la città in tempi record, e per
questo viene tanto celebrato. La piazza a lui dedicata si trova al centro di
Lisbona, dove convergono i tre principali boulevard e parecchie linee metropolitane,
come a sottolinearne l’importanza, non dovesse bastare una statua di bronzo di
9 metri.
Alle spalle della piazza si trova il Parco Edoardo VII, il
più grande parco del centro città, un enorme rettangolo di erba curatissima e
siepi che formano figure geometriche perfette. Arrivati in cima, si può godere
di una bella vista su Avenida da Liberdade e, in lontananza, il fiume Tago.
Parque Eduardo VII |
Niente di particolare da fotografare da queste parti, la location sembra fatta apposta per spararsi selfies come non ci fosse un domani. La mia amica non si arrende e mi scatta qualche foto – sembro quasi una persona sana.
Stroll lungo Avenida da Liberdade, di cui non ricordo
nemmeno un negozio ma comunque non mi sarei potuta permettere manco un
portachiavi, ne sono sicura.
Durante la visita al Castello del day 2 avevamo addocchiato
un paio di edifici interessanti che non avevamo preso in considerazione prima e
che, studiando le varie mappe, abbiamo prontamente deciso di inserire nel
nostro giro del day 3 – Pantheon e Mosteiro de Sao Vicente de Fora, che per
nessuna ragione al mondo dovete perdervi. Non mi capacito di come ci siano
potuti sfuggire nella fase di pianificazione vacanza.
La Chiesa de Santa Engracia, oggi Pantheon Nazionale, è un
bianchissimo ed imponente edificio che si trova nel quartiere di Alfama, poco
distante dal Castello di San Jorge. Secondo il mio personale parere di pessima
intenditrice d’arte ed architettura, la struttura di questo Pantheon è
bellissima e il contrasto tra il suo bianco e le case colorate di Lisbona è
fantastico.
Pantheon |
La storia di questa chiesa, oggi sconsacrata, è lunga e tormentata:
eretta nel 1568, viene rasa al suolo da una tempesta circa cento anni più
tardi. La ricostruzione inizia subito ma viene portata a termine solo 300 anni
più tardi sotto il governo di Salazar, che stabilisce di trasferire nel
Pantheon anche una serie personalità illustri della storia portoghese, quali
Presidenti della Repubblica e scrittori.
Siamo entrate per un’occhiata rapida e, personaggi famosi a
parte, ci siamo fatte due risate con un tizio che si sarà fatto selfies per
dieci minuti buoni in pose improponibili – Pantheon is the new Red Carpet.
Il monastero di Sao Vicente de Fora è stato costruito tra
XVI e XVIII secolo per volere di re Filippo I. Oltre alla Chiesa di Sao
Vicente, la visita comprende: i chiostri e le terrazze, interamente decorati con
Azulejos che raccontano la storia del Monastero; la Sacrestia, caratterizzata
da marmi di diversi colori; il Pantheon della dinastia Braganza, dove si
trovano una serie di tombe di re ed imperatori portoghesi e brasiliani.
Sao Vicente de Fora |
Sacrestia di Sao Vicente de Fora |
La terrazza del monastero è un ottimo punto panoramico, o
almeno cosi mi pare di capire, perchè mentre la mia amica stava su a fare
queste foto, io mi trovavo distesa sofferente su queste panchine.
Anche nel Pantheon come vedete è andata alla grandissima.
Pantheon della dinastia Braganza |
Io che sto 'na meraviglia |
Penso che comunque le foto siano convincenti, la visita a questi due
edifici è d’obbligo.
A questo punto, come vi anticipavo, siamo tornate verso Sant’Apollonia
per prendere il bus per l’Expo Park. L’idea era quella di arrivare fino al
ponte Vasco de Gama (ndr il ponte più lungo d’Europa) e poi fare un giro tra l’Oceanarium,
la stazione d’Oriente e i vari edifici e costruzioni in stile moderno e
contemporaneo realizzati per l’Expo del 1998.
Non è andata proprio come previsto. Ho passato credo almeno
un paio d’ore seduta in un centro commerciale. Dopo di che, per non far perdere
alla mia amica mezza giornata di visita, mi sono in qualche modo tirata in
piedi e l’ho seguita in un giro nei dintorni, di cui giuro ricordo ben poco,
probabilmente perchè ero concentrata sul non collassare e non ho alzato la
testa da terra per vedere quello che mi stava intorno. Ricordo la mia amica che
mi spiegava di questa struttura in cemento particolarmente conosciuta tra gli
architetti; ricordo una cabinovia sul fiume e due edifici gemelli che mi erano
sembrati bruttissimi, ma che in realtà a rivederli non sono poi malissimo. Non
posso quindi elargire consigli od opinioni su questa parte di Lisbona, ma vi
lascio comunque qualche foto, per farvi un’idea.
Gare do Oriente |
Cosi si concludono i nostri tre giorni a Lisbona: con l’influenza.
Scherzi a parte, Lisbona mi è piaciuta da morire, ha
superato ogni aspettativa. Tre giorni sono perfetti per girarla tutta in lungo
e in largo, ve ne consiglierei un quarto nel caso in cui voleste visitare gli
interni di proprio tutti tutti gli edifici nominati – noi ci siamo limitate
agli esterni in qualche caso.
Meta perfetta quindi per un weekend lungo, in famiglia, in
coppia, con amici o con nanetti a seguito, penso si adatti davvero ad ogni
esigenza. Se le previsioni meteo italiane vi stanno mandando in depressione e state
pensando ad una mini fuga di qualche giorno, non ci pensate due volte: prenotate per Lisbona!
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