Macchina
fotografica ricaricata, batterie di scorta prese – onde evitare di nuovo brutti
scherzi, scarpe comode che le Superga del primo giorno non sono state poi una
genialata...ready!
Se vi siete persi
il Day One, lo trovate QUI, insieme a tutte le info sul perchè e per come di
questo #MilanOnTheRoad.
A questo link
trovate invece il tour del nostro secondo giorno, nel caso qualcuno volesse
prendere spunto J
3
maggio: sveglia all’alba in una domenica milanese con un cielo grigissimo e
coperto di nuvoloni.
Poco importa,
sono supercarica per il nuovo giro che ci aspetta e inizio a scattare foto a
raffica appena arrivata sul piazzale della Stazione Centrale, ancora deserto.
Stazione Centrale |
Grattacielo Pirelli e piazzale Duca d'Aosta |
Giretto
di corsissima all’interno, che mancano solo 10 minuti all’orario di ritrovo.
Qualche scatto veloce.
Recupero il resto
del gruppo e si parte, direzione: palazzo Lombardia e piazza Gae Aulenti.
Milano è cambiata
parecchio negli ultimi tempi. Nonostante i ritardi clamorosi e i giochi sporchi
nelle gare d’appalto (typical italian style), i progetti di riqualificazione
urbanistica sono riusciti a dare alla città una marcia in più, forse anche tre
o quattro. Milano oggi è senz’altro più travellers-friendly di quanto non fosse
in passato e ha decisamente un aspetto più moderno, curato, pulito.
Certo, l’Expo ha
aperto il 1 maggio e mezza città era ancora un cantiere a cielo aperto, per non
parlare di tutto l’hinterland. Ma una volta che saremo riusciti a finire tutto,
Milano avrà tutte le carte in regola per competere con le big cities europee.
Palazzo Lombardia |
Piazza Città di Lombardia |
Torre Unicredit |
Palazzo Lombardia |
Il progetto Porta
Nuova, tra zona Garibaldi e Isola, è sicuramente tra i nuovi spazi simbolo
della città. Grattacieli ipermoderni e giochi di specchi fanno da cornice a negozi,
ristoranti, bar, uffici e nuovi spazi verdi. ADORO.
Bosco verticale e torre Unicredit |
Piazza Gae Aulenti |
Dall’iper-moderno
al super-classico, tappa successiva: Cimitero Monumentale.
Ho come la
sensazione che la percentuale di milanesi che ha visitato il Cimitero
Monumentale sia spaventosamente bassa. Incredibile come, pur avendo capolavori
del genere, rimaniamo totalmente incapaci di valorizzare il nostro territorio.
Archiviare sotto: cose che mi fanno alquanto imbestialire.
Ero già stata al
Monumentale, ma ogni volta è un super WOW.
Tomba di Alessandro Manzoni |
Una bella
camminatina a passo spedito, passando attraverso ChinaTown, e siamo all’Arena.
Ci erano giunte voci sullo Star Wars Day, raduno nazionale degli appassionati
alla serie...e infatti.
Appena fuori
dalle mura, troviamo un primo Jedi in miniatura. Meraviglioso.
Arena |
Giretto sotto
l’Arco della Pace, altra zona del mio cuor, passeggiata in parco Sempione,
breve sosta alla Triennale e pausa pranzo al Castello Sforzesco.
Ah sì, vabbè, brutta Milano.
Arco della Pace |
La Triennale |
Nel cortile del
Castello hanno allestito questo fantastico mercatino con un sacco di cose buone
da mangiare...ancora grazie Expo, ottima pausa pranzo!
Castello Sforzesco |
Si riparte da
piazzale Cadorna, che grazie alle Ferrovie Nord non rientra tra i miei
favourite places in da city, ma insomma. A guardarlo da turista non è poi
malissimo.
Piazzale Cadorna |
L'ago, il filo e il nodo in piazzale Cadorna |
Diretti verso
Santa Maria delle Grazie, passiamo per via Carducci, dove un paio di giorni
prima, durante una manifestazione No Expo, un gruppo di black block ha pensato
bene di imbrattare tutti i muri della via (TUTTI), spaccare qualche macchina e
lanciare un paio di Molotov qua e là. Perchè ahimè al mondo esistono ancora
milioni di ignoranti.
Next stop: Santa
Maria delle Grazie, patrimonio dell'Umanità dell’Unesco, conosciuta in tutto il
mondo perchè ospita uno dei capolavori assoluti dell’arte italiana: il Cenacolo
di Leonardo Da Vinci. Noi ci siamo limitati a qualche foto all’esterno, anche
perchè i biglietti per la visita al Cenacolo devono essere acquistati con mesi
di anticipo. Io purtroppo ho un pessimo ricordo della visita – avevo trovato personale
scortese, con scarsissima conoscenza dell’inglese e totale incapacità di
gestire la coda in attesa. Una gestione imbarazzante che spero vivamente sia
migliorata nel corso degli ultimi anni.
Cenacolo a parte,
la Chiesa è molto bella e vale comunque la pena farci un giro.
Santa Maria delle Grazie |
Sosta non
prevista e un’altra scoperta di questi due giorni: San Maurizio al Monastero
Maggiore.
Ho fatto questa
strada tutti i giorni per tutti e cinque gli anni di università e mai mi era
passato per la testa di darci una sbirciatina. Ecco diciamo che la struttura
esterna non aiuta, perchè la chiesa è incastrata tra i vari palazzi e la facciata
grigia e anonima si confonde con quella di tutte le case intorno. Poi però
entri e rimani a bocca aperta.
San Maurizio al Monastero Maggiore |
Le foto purtroppo
non rendono assolutamente l’idea. La chiesa è completamente affrescata,
ricchissima di colori ma per nulla pacchiana. L’interno è diviso in due aree,
una destinata al pubblico e l’altra un tempo destinata alle monache. Una più
bella dell’altra.
Ci dirigiamo
verso il centro, con sosta in piazza Affari per qualche foto alla scultura
L.O.V.E. di Maurizio Cattelan, incontriamo la principessa Leila con il suo
seguito di guerrieri, leggiamo la storia degli infiniti palazzi storici di
Cordusio e ci fermiamo per qualche minuto a giocare con l’eco sotto il loggione
di piazza Mercanti.
Piazza Affari, sculture L.O.V.E. |
Palazzo delle Assicurazioni Generali Venezia |
Palazzo della Posta (ex borsa) |
Piazza Cordusio |
Piazza Mercanti |
Palazzo Giureconsulti |
Piazza Duomo,
signori.
La mela reintegrata |
Monumento a Vittorio Emanuele II |
Ok, con il sole
era un’altra cosa, per cui vi lascio un paio di foto del giorno prima, tanto
per darvi un’idea.
Piazza Duomo |
Galleria Vittorio
Emanuele II, un capolavoro.
Galleria Vittorio Emanuele II |
Galleria Vittorio Emanuele II |
Usciamo dalla
parte opposta e siamo in piazza della Scala. Oltre al teatro, motivo per cui tutti
i turisti passano da queste parti, nella piazza si trovano anche la statua di Leonardo
da Vinci e Palazzo Marino, dove si trova la sala di rappresentanza che accoglie
gli ospiti internazionali della città.
Statua di Leonardo da Vinci |
Teatro alla Scala |
In piazza della
Scala mi prende una voglia matta di gelato ma tutte le gelaterie hanno una coda
infinita. DRAMMA. Potete ben immaginare in che condizioni ho passato la
successiva mezz’ora alla ricerca disperata di una gelateria. Non è stato bello
(soprattutto per i poveracci che mi stavano intorno mentre mi lagnavo).
Piazza San Fedele
e monumento ad Alessandro Manzoni. A quanto pare l’opera fu eretta in memoria
dello scrittore che, per un capogiro, cadde battendo la testa sui gradini della
chiesa di San Fedele mentre si recava ad ascoltare la Messa. Gran sfiga.
Piazza San Fedele e monumento ad Alessandro Manzoni |
La casa degli
Omenoni (‘grandi uomini’ in milanese) è un altro di quegli scorci meravigliosi
della città che non potete perdervi, proprio dietro piazza della Scala.
Da piazza San
Babila prendiamo corso Venezia, la via del passeggio delle dame in carrozza nel
Settecento, una serie infinita di edifici neoclassici e in stile liberty.
Basilica di San Babila |
Se si ha un po’
di fortuna, sbirciando nel giardino di Villa Invernizzi si possono vedere i
fenicotteri!
Passando sotto
l’arco di via Salvini arriviamo davanti ai giardini pubblici di Porta Venezia,
che ospitano il Museo di Storia Naturale, il Planetario, Palazzo Dugnani e la
Villa Reale, sede della Galleria d’Arte Moderna.
Villa Reale |
Palazzo Dugnani |
Monumento a Indro Montanelli |
Ci si incammina verso l’ultima tappa: Brera.
Breve sosta alla
chiesa di San Marco e qualche foto alla Pinacoteca.
Chiesa di San Marco |
Statua di Napoleone nel cortile della Pinacoteca di Brera |
Fermi sul
piazzale della Pinacoteca di Brera, i quasi venti chilometri di passeggiata si
fanno sentire e l’orologio ci ricorda che è praticamente orario aperitivo –
visita al museo rimandata a uno dei prossimi rientri milanesi (neanche tanto a malincuore,
dato il mio amore per i dipinti...).
La Salsamenteria
chiama. Spritzetto, taglieri di salumi, polenta&zola...ce li meritiamo
tutti!
Tirando le fila: sono
soddisfatissima di questa due giorni milanese! Ho finalmente una valanga di
foto di Milano, ho visitato parecchi posti nuovi e ho amato ogni singolo angolo
della città.
Grazie ai miei
compagni di tour, che hanno tenuto duro fino all’ultimo J
E allora...se non avete mai
visitato Milano, la conoscete poco o, come me, ci avete vissuto una vita ma non
l’avete mai davvero esplorata...spero di avervi incuriositi almeno un po’ J
Buon tour milanese a tutti!
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